giovedì 2 maggio 2013

noioso come un utente di facebook


Non ne posso più di cause giuste e sbagliate. Di cinismo e disincanto, ma neppure di buoni sentimenti e di politicamente corretto. Non reggo più gli indignati ma sopporto poco anche i costruttivi. Chi acquisisce meriti e crediti sulle battaglie buone.
E’ diventato impossibile sottrarsi dal conformismo, o arrabbiati oppure impegnati. Oppure arrabbiati e impegnati.  Le donne impegnate si devono ricordare ogni mattina di impegnarsi contra la violenza sulle donne o non sono abbastanza impegnate.
Così furbastre operazioni editoriali diventato  operazioni della mai abbastanza sottovalutata,  società civile. L’alternativa non può essere la società incivile, dico io. L’alternativa, ma vera, non esiste? Le avete finite tutte?
Elio chiude il concerto sputtanando il concerto e tutti a dire oh che bravo, ma magari doveva farlo dieci anni fa, per dire qualcosa di nuovo, dico. Elio è bravo, per carità, proprio io devo infrangere l’ultimo tabù?
Leggo stupidaggini di Zaia contro il ministro Kyenge. Leggo intellettuali politicamente corretti che si indignano. Eh, ma non lo sapevamo chi erano i leghisti e come mai ce li siamo tenuti e ce li teniamo ancora, e soprattutto, volete che con non lo sappia il ministro Kyenge?
Forse sono le mie letture ad essere sbagliate, i miei contatti di facebook ad essere noiosi, i miei riferimenti a non essere riferibili. Una noia mortale. Nessuno che abbia un pensiero originale. Un punto di vista che non sia o cinico o corretto, semplicemente il proprio. Forse sono satura di social network.

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