Non ne posso più di cause giuste e sbagliate. Di cinismo e
disincanto, ma neppure di buoni sentimenti e di politicamente corretto. Non
reggo più gli indignati ma sopporto poco anche i costruttivi. Chi acquisisce
meriti e crediti sulle battaglie buone.
E’ diventato impossibile sottrarsi dal conformismo, o
arrabbiati oppure impegnati. Oppure arrabbiati e impegnati. Le donne impegnate si devono ricordare ogni
mattina di impegnarsi contra la violenza sulle donne o non sono abbastanza
impegnate.
Così furbastre operazioni editoriali diventato operazioni della mai abbastanza
sottovalutata, società civile.
L’alternativa non può essere la società incivile, dico io. L’alternativa, ma
vera, non esiste? Le avete finite tutte?
Elio chiude il concerto sputtanando il concerto e tutti a
dire oh che bravo, ma magari doveva farlo dieci anni fa, per dire qualcosa di
nuovo, dico. Elio è bravo, per carità, proprio io devo infrangere l’ultimo
tabù?
Leggo stupidaggini di Zaia contro il ministro Kyenge. Leggo
intellettuali politicamente corretti che si indignano. Eh, ma non lo sapevamo
chi erano i leghisti e come mai ce li siamo tenuti e ce li teniamo ancora, e
soprattutto, volete che con non lo sappia il ministro Kyenge?
Forse sono le mie letture ad essere sbagliate, i miei contatti
di facebook ad essere noiosi, i miei riferimenti a non essere riferibili. Una
noia mortale. Nessuno che abbia un pensiero originale. Un punto di vista che
non sia o cinico o corretto, semplicemente il proprio. Forse sono satura di
social network.
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