martedì 28 maggio 2013

La Grande Bellezza

Siccome ognuno ha detto la sua, non sia mai che non si sappia anche la mia sul film di Sorrentino e siccome questo non è un tweet, cercherò pure di argomentare. Più o meno. C'è una specie di altro film che gira, il film di chi ha visto il film di Sorrentino e non è metacinema, metacomunicazione metastatsi della cultura, metà bello e metà no;  è proprio un altro film. Io ho visto un film bello, gradevole fino a un certo punto, poi ho cominciato ad aspettare che finisse. Ho trovato inutile che spiegasse non una ma due e poi tre e quattro volte che il cardinale non aveva fede e si dilettasse di cucina, ho avuto l'impressione, spesso, che Sorrentino  si preoccupasse di non essere abbastanza chiaro. Ho trovato faticose le sue allegorie ( ah già,  Fellini...) che pure è impossibile non condividere. La mia sensazione è che abbia voluto esagerare e non capisco se sia fidato poco di sé o del suo pubblico, ma ha spiegato troppo e l'effetto è stato quello di chi spiega il senso della barzelletta. Perdi tutto il divertimento. Alla fine un film deve raccontare una storia, non la storia dell'Universo e quando si riesce a raccontare la storia dell'Universo raccontando una storia, non ci si sforza mai, avviene lievemente.

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