La città degli addii l’ha definita Luca Carboni, per via dei
tanti addii che ha dovuto dare Bologna in questi anni, Bologna è spesso legata
a sentimenti di addio o di nostalgia, forse dipende dal fatto che essendo una
città universitaria, in tanti ci hanno passato anni che, per quanto si tenti di
rincorrere o dilatare oppure espandere, non tornano. Anche Enrico Brizzi (credo sia
ancora da considerare relativamente giovane) parlando di Bologna diceva che a chi
gli dice che Bologna non è più la stessa, lui risponde: “Ma perché, tu credi di
essere lo stesso di quando avevi 20 anni?”. Credo che la risposta sia questa,
anche a Carboni. Non è che una città diventa la “città degli addii”, è che
inizia una fase della vita in cui gli addii si fanno più numerosi degli
incontri. Però fa tristezza. Su questo ha ragione Luca Carboni. Di quella
Bologna, quella lì, di quel Dams e di Freak Antoni, a essere sincera non c’era più traccia da decenni,
ma forse perché anche io no non sono più quella, per fortuna. Ciao Freak
Susi, ti faccio una cortese richiesta di un post dedicato sull'argomento. Io sono, praticamente da sempre, una fan della Francesca Alinovi, forse te l'avevo detto. ho letto tutto quello che ha pubblicato, sono interessatissima a qualsiasi racconto...
RispondiEliminaok franci, leggo con ritardo, lo farò...
RispondiEliminagrazie! :-)
Elimina