Una volta ho letto che ci sono passaggi fondamentali nella
vita di ciascuno e che si compiono a un numero preciso di anni, che però non
ricordo, almeno non tutti. Che cialtrona, lo so. Comunque ricordo che si
parlava anche del quarantunesimo anno e del quarantanovesimo anno come anni in
cui i nodi si sciolgono oppure si perde l’ultima occasione per ricongiungersi
all’universo e riconnettersi con la ragione per cui si è sulla terra, una
specie di passaggio karmico durante il quale, se hai lavorato bene raccogli i
frutti. Ora, lo so che questo discorso fa un po’ venire i brividi e che è una
cosa a metà tra Coelho e il calendario di Frate Indovino, però se ci pensate
bene c’è un sacco di gente che a 49 anni si ammala o che entra in una fase
depressiva (l’età, si dirà…) da cui spesso non esce mai del tutto. Di contro, e
questo lo ricordo benissimo, ho letto che l’anno più triste è, in media
ovviamente, il quarantaseiesimo anno, la ragione non è difficile da
comprendere, tra i quaranta e i cinquanta si fanno i bilanci e soprattutto si
prende atto che molte cose che non sono successe, difficilmente accadranno,
resta il fatto che se accogli con serenità la tua vita per quel che è, il
peggio è alle spalle anche se la sensazione è che alle spalle sia il meglio. Mi
rendo conto di aver scritto una serie di cose confuse e forse anche un po’
stupide, però non del tutto, devo solo metterle meglio a fuoco. A me capita di avere la sensazione che in
alcuni periodi ci siano come degli allineamenti, persone con cui il discorso
non è concluso che improvvisamente riappaiono, questioni date per perse che
improvvisamente si risolvono nel migliore dei modi, così come ci sono periodi che non riesci a far andare nel verso giusto davvero niente. Abbiamo tutti la sensazione di essere come sotto un incantesimo. Io non credo di credere negli astri, neppure in dio, ma
un disegno più grande, una saggezza nelle cose,
ogni tanto la intravedo.
martedì 29 ottobre 2013
domenica 27 ottobre 2013
Torna L'Oroscopo della Susi, l'unico Oroscopo garantito (settimana dal 28 ottobre al 4 novembre 2013)
Ariete
La settimana sarà più
cupa del solito, non è per via dell’ora solare, sarete più spaesati di sempre e
anche se non vi mancheranno occasioni per incolpare questo o a quello per la
vostra mancanza di fortuna, non fatevi illusioni, siete gente poco accorta e
anche un tantino snob. Il più delle volte la sfortuna è di chi vi incontra,
piano piano lo capirà e vi eviterà.
Toro
L’estate vi ha
lasciato quel sapore di paradiso perduto e ancora non riuscite a farvene una
ragione, siete i soliti illusi, il paradiso lo avete perduto da tempo, per la
verità pochi tra di voi hanno davvero assaporato attimi di paradiso e tra
quei pochi attimi, si sono messi di mezzo gli anni e la caduta verticale dei
neuroni, per cui, neppure potete ricordarli.
Gemelli
Anche questa
settimana il refrain sarà per voi “ce l’hanno tutti con me”, quindi vi
aspetterete che io vi dica che non è vero, che è solo una sensazione e forse
per taluni, pochi casi, addirittura paranoia, voglio rassicurarvi, nessuna
sindrome della piccola fiammiferaia per voi, avete ragione, la gente tende a evitarvi,
fatevi delle domande e datevi delle risposte.
Cancro
Per voi si prevede
una settimana tipica; poche soddisfazioni, nessuna gratificazione, sesso
neanche a parlarne e siccome siete i lagnosi che tutti conosciamo, è probabile
che il vostro compagno/compagna tenti di farvi credere che vi ha chiusi a
chiave in casa perché era distratto. La verità è che spera vi buttiate dalla
finestra.
Leone
I nativi del vostro
segno, come è noto a tutti quelli che vi conoscono e sanno di che segno siete,
non brillano mai per lucidità e buon senso, tendete a consideravi belli e
questo vi porta anche a sforzarvi poco, la notizia è che non siete più neanche
belli, gli anni passano, inesorabili e crudeli, soprattutto con voi.
Vergine
Neppure le lezioni
più dure vi hanno fatto apprendere una sacrosanta verità; non potete avere il
controllo di tutto, non potete supervisionare tutto, non potete aggiustare
tutto, ma non perché siete esseri umani, semplicemente nessuno si fida di voi e
a nessuno interessa il vostro parere su tutto, neanche al cane, mi ha detto di
dirvelo.
Bilancia
Vorremmo dirvi che
per voi il peggio è passato e che la congiuntura astrale si mette a sorridervi,
invece dovete sapere che le cose peggioreranno, vi sembrerà di puzzare perché
non capirete come mai al vostro cospetto se la squaglieranno tutti, la verità è
che non vi sopportano e il fatto che puzziate, è solo un’aggravante.
Scorpione
Per voi si apre una
settimana completamente diversa da come la aspettate, cercherete affetto e
comprensione e nessuno ve ne darà, cercherete braccia calde e conforto ma
riceverete docce gelate, chiederete e non vi sarà dato, questa sarà la
sensazione, ma la realtà è che avrete quello che meritate. Come sempre. Siete cattivi e non scordatelo mai.
Sagittario
Il vostro buon umore
ha smesso da tempo di avere una buona ragione per esistere per voi, il problema è che
se ne sono accorti tutti che fingete, e
anche se non se ne fossero accorti, da tempo si chiedono che ragioni mai
potreste avere per essere di buon umore. Hanno ragione loro, eh!
Capricorno
La vostra capacità di
negare l’evidenza, è una leggenda che attraversa ormai il vostro luogo di
lavoro, la vostra famiglia e anche il supermercato dove andate a fare la spesa,
raccontate la vostra vita come se a qualcuno interessasse e continuate a non
rendervi conto che non interessate a nessuno. Non sforzatevi di rendervi
interessanti, trattasi di una missione impossibile
Aquario
Nessuno meglio di voi
sa quanto sia vano cercare di far girare l’universo secondo i vostri desideri,
le cose in questa settimana non
cambieranno, però saranno ascoltate le preghiere di chi vi detesta e nulla
potrebbe andare peggio per voi, in
compenso i vostri nemici capiranno che accanirsi contro di voi è come sparare
su Bambi per aiutarlo a superare la perdita della madre.
Pesci
Ecco un segno per il
quale non ci spiace essere sinceri, i piagnoni dell’oroscopo, i lamentosi del
pianeta e frignoni del globo terracqueo, chissà quale congiuntura astrale
dovremo attendere perché anche voi capiate che le cose per voi non potranno
andare mai bene perché tutta quella tristezza, è opera vostra, anche questa
settimana.
venerdì 25 ottobre 2013
Bridget Jones 3
Sto leggendo Bridget Jones 3, Mad About the Boy, per
ragioni che posso spiegare facilmente; perché sono affezionata al personaggio,
perché il primo libro mi ha divertita avendolo letto in una anno di
disperazione profonda, e perché mi ha divertito anche il secondo, perché i film
che hanno dato a Bridget la faccia di Renée Zelwegger sono stati dei film leggeri ( c'è qualcosa di male?) ma divertenti e perché non ho nulla contro le operazioni commerciali, quando sono
ben fatte. Del resto il mercato italiano cerca di fare operazioni commerciali
con la depressione da anni, non è che siccome la sinossi è: “Una donna depressa
ricomincia a vivere e trova il senso della vita”, allora l’operazione diventa automaticamente profonda e culturale, è sempre commerciale, solo meno
riuscita.
Insomma questa
Bridget Jones è la meno a fuoco rispetto alle due precedenti, forse, ma qui e lì il
libro è disseminato di intuizioni fulminanti che fanno dell’autrice, una brava
autrice e i suoi detrattori non mi
convinceranno mai del contrario. Che poi venda milioni di copie, sappia che
ormai non si deve neppure sforzare tanto e adatti le sue storie ai film che,
sicuramente, saranno tratti dai suoi libri, beh, beata lei.
giovedì 24 ottobre 2013
E ci rubano anche i bambini
La vicenda della bambina sottratta alla famiglia Rom dalle autorità greche perché accertato che non fosse figlia naturale della coppia con cui conviveva, puzzava dall'inizio e non fa che appesantire la già pesante aria di caccia alle streghe di questa civilissima Europa. La bambina pare non sia stata rapita, come i media e gli inquirenti hanno fatto intendere, senza neanche troppi complimenti, ma affidata loro da una coppia di amici. E' vero che a tutti noi benpensanti fa venire la pelle d'oca il pensiero della vita dei bambini nei campi Rom, ma fa venire anche la pelle d'oca questa nuova ventata di nazismo che si sta spargendo nelle nostre civilissime redazioni europeee. Vorrei anche aggiungere che mi è capitato spesso nella mia infanzia, di sapere di bambini affidati a parenti, amici, vicino di casa più abbienti, come se fosse una cosa normale. Non lo era, eppure nessuno si scandalizzava. Sopportiamo tutto, abbiamo sensi di colpa nei confronti di tutti. Purché non siano Rom. Loro rubano i bambini, si sa.
Mon bébé
(...)La mia allieva aveva l’intelligenza di un pesce rosso.
Ma doveva per forza fare le sue ore di formazione, che in Francia sono un
obbligo e avevano mandato me. Io mi sforzavo di rendere le cose facili e
interessanti, ma la sua soglia di attenzione non superava mai i 20 secondi. Era
sfiancante. Da un certo punto di vista poteva essere pure riposante perché non
si andava mai oltre i primi dieci minuti di lezione, ormai da giorni. M.me
Ouzillou era nata a Parigi ma la sua famiglia veniva dall’Alsazia e non saprei
dire se lei era l’unica stupida della famiglia o fosse una tara genetica. Certo
è che non ho mai avuto un’allieva più stupida, così facevo lunghe pause e me ne
andavo nel negozio che vendeva bigiotteria da assemblare, una nuova mania che
faceva sentire tutti fantasiosi e creativi i cui risultati spesso non erano lontanamente paragonabili neppure alla
bigiotteria cinese che ci tiravano dietro a pacchi e che costava molto, ma
molto meno. Io andavo da Matière Première e compravo ciondoli, catene, colle,
pinze di cui ora ho dimenticato pure il nascondiglio. Ma in quel momento
partecipavo al delirio. Poi tornavo da M.me Ouzillou che preferiva parlarmi di
suo figlio, trentenne, con il quale conviveva, ma che ogni giorno immancabilmente all’ora di pranzo
sentiva al telefono, per dirsi cose come: “mon bébé, bisou bisou e, alla fine,
ciao ciao!”, diceva di essere come una
madre italiana. Quindi io non ero abbastanza madre o abbastanza italiana,
perché non sentivo mio figlio tutti i giorni. (...)
mercoledì 23 ottobre 2013
a sud di un altro nord
La notizia del ragazzo lecchese ucciso nel Kent, a botte, è una
di quelle notizie per le quali vorresti una spiegazione, una spiegazione
consolatoria, possibilmente. Ho letto che le persone fermate non sono inglesi,
che forse c’è un solo inglese, che probabilmente è un fatto di cronaca che ha a che vedere con balordi, che forse un vero movente non c'è,
addirittura uno scambio di persona e mi
è sembrato di capire che la polizia inglese stia trattando la vicenda in modo
diverso da come la dipingono i giornali italiani. Forse è troppo presto per sapere cosa
sia davvero successo, ammesso che riusciremo mai a saperlo. Però impressiona lo stesso
sapere di un ragazzo che in meno di una settimana raggiunge Londra, cerca
lavoro, una lavoro qualsiasi, per sopravvivere, e poi muore. Ammazzato.
Scopriamo dai titoli che prima di aggredirlo hanno urlato: ”Italiani di merda,
venite qui a rubarci il lavoro”. Chissà se è vero, sui giornali inglesi non c’è
traccia di questa versione, però il pensiero va subito agli idioti che dal
megafono televisivo urlano ogni giorno offese del genere, senza essere balordi, magari da europarlamentari; chissà Salvini come l’avrà preso
il fatto di scoprirsi, oggi 23 ottobre, nordafricano di qualcun altro.
martedì 22 ottobre 2013
quanta pubblicità molest(i)a
Prima Lapo Elkann che si ricorda di essere stato molestato
in un collegio di gesuiti, smentito dai gesuiti che negano sia mai stato
loro ospite, poi la Cucinotta che si ricorda (sono passati trentacinque anni?) di
aver subito un tentativo di stupro a Parigi quando di anni ne aveva 20 e del
poliziotto stupido che le disse che era troppo provocante; una strana analogia di
storie vecchie che non possono essere smentite da nessuno (va bene, il povero
Elkan in verità è pure stato smentito,
quantomeno sul luogo in cui sarebbero avvenute le molestie…). Siccome sono cose
serie, sarebbe meglio farne un serio uso, senza tirarle fuori per far parlare
qualche giorno di sé. Senza tirarle fuori per strappare un titolo, mi spiace
per la Cucinotta se non riesce a trovare altro modo per far parlare di sé. Io
potrei pure crederle, ma proprio non credo che improvvisamente sia diventata paladina delle donne vilipese e offese. E Mica
è colpa nostra se dopo il postino non ha fatto niente altro e se pure con la
partecipazione a 007 è morta prima dei titoli di testa.
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