mercoledì 23 ottobre 2013

a sud di un altro nord


La notizia del ragazzo lecchese ucciso nel Kent, a botte, è una di quelle notizie per le quali vorresti una spiegazione, una spiegazione consolatoria, possibilmente. Ho letto che le persone fermate non sono inglesi, che forse c’è un solo inglese, che probabilmente è un fatto di cronaca che ha a che vedere con balordi, che forse un vero movente non c'è,  addirittura uno scambio di persona e  mi è sembrato di capire che la polizia inglese stia trattando la vicenda in modo diverso da come la dipingono i giornali italiani. Forse è troppo presto per sapere cosa sia davvero successo, ammesso che riusciremo mai a saperlo. Però impressiona lo stesso sapere di un ragazzo che in meno di una settimana raggiunge Londra, cerca lavoro, una lavoro qualsiasi, per sopravvivere, e poi muore. Ammazzato. Scopriamo dai titoli che prima di aggredirlo hanno urlato: ”Italiani di merda, venite qui a rubarci il lavoro”. Chissà se è vero, sui giornali inglesi non c’è traccia di questa versione, però il pensiero va subito agli idioti che dal megafono televisivo urlano ogni giorno offese del genere, senza essere balordi, magari da europarlamentari;  chissà Salvini come l’avrà preso il fatto di scoprirsi, oggi 23 ottobre, nordafricano di qualcun altro.

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