Perché facebook è diventato così triste? Di solito alle
critiche sui media si risponde che un medium non è né buono né cattivo, che
dipende dall’uso che se ne fa. Allora in questo caso non è facebook ad essere
triste, ma gli utenti di facebook oppure i miei “amici” sono di colpo diventati
lagnosi, permalosi, livorosi, gente da evitare insomma (o che almeno nella vita
normale, io tenderei a evitare)? Si potrebbe dire che facebook rispecchia la
realtà e quindi sommando la vicinanza con il blue day (il terzo lunedì di
gennaio ovvero il giorno più triste dell’anno) con l’anno più triste della vita
(secondo fior di ricercatori il quarantaseiesimo) dei miei “amici” (ho fatto
una ricerca, ne ho tanti che si avvicinano a quell’età e qui si parla di medie) ho due possibilità:
cercarmi amici più giovani (o più vecchi), riaprire facebook in primavera
oppure usarlo con il cinismo con cui ormai lo uso, come indicatore dell’infelicità
altrui, sempre inversamente proporzionale alla felicità esibita e indicatore
dell’intelligenza media, sempre inversamente proporzionale alla tolleranza
esibita. Sono perfida, lo so lo so.
Nessun commento:
Posta un commento