lunedì 20 gennaio 2014

Un Fabio Volo ci salverà


L’ho vista la Bignardi alla fine, domenica sera durante la replica mentre parlava con Fabio Volo di broccoletti e della loro infanzia da poveri, in provincia. Lui vestito e pettinato (diciamo) da impiegato di banca, lei vestita e pettinata da bidella. Parlavano e si complimentavano con l’aria di quelli che vengono dalla provincia, ma ce l’hanno fatta e lo sottolineano con l’aria soddisfatta di quelli che ce l'hanno fatta, ma vengono dal cortile che odora di broccolo, finché non sono proprio sicuri che l’abbiamo capito. Abbiamo capito. Bravi. Sono come la raffigurazione plastica di quella battuta di un film che dice che il liceo non finisce mai. Fabio, maestro di vita, darebbe tre anni della sua di vita per tornare a cinque di quei pomeriggi odorosi di broccoli. Daria dice che lo capisce. Ricordatevelo voi che avete la fortuna di sentire quell'odore o semplicemente la fortuna di continuare a cucinare i broccoli, perché non vi potete permettere di meglio. Ma non è tutto: Fabio Volo, udite udite, ha scoperto le serie tv americane, woow, ne parla sempre durante le interviste, e quindi scriverà e produrrà un serie per far capire a tutti che nel mondo esiste Breaking Bed. E noi stupidi che abbiamo guardato le serie tv americane ignari che sarebbe venuto lui, un giorno,  a salvarci da questa mediocrità italiana.

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